La saggezza contadina del “non si butta via niente” ha creato il Valpolicella Ripasso, per non disperdere i profumi, il frutto ed i tannini di ciò che ancora rimaneva nelle vinacce dell’Amarone (tanta ricchezza che era un vero peccato buttar via!). La tecnica del Ripasso consiste nel versare il vino Valpolicella fermentato, direttamente nei tini dove sono stato pigiati i grappoli appassiti per l’Amarone, facendolo “ripassare” a contatto con le vinacce.
In questo Valpolicella Ripasso le speziature tendono a predominare sulle vivaci note fruttate di lamponi e marasche, addolcite da richiami tropicali di mango e tamarindo. In confronto alla eccessiva rotondità e “dolcezza” di alcuni Ripasso classici, qui la freschezza la fa da padrone. Il finale è lungo e amaricante, con spiccate note di liquirizia, radici, pepe nero.