La valle di Merano è un’oasi di montagne e boschi, terme e relax, birra e bretzel e infinite piantagioni di mele che ammantano il fondovalle, con un patchwork di vigneti disposti sulle colline.
Fra le valli dell’Alto Adige le prime barbatelle di Pinot Bianco le portò dalla Francia l’arciduca Giovanni d’Austria nel 1852. Qui ha assunto il nome di “Weißburgunder”.
Non è quel vino che ti catapulta i profumi fuori dal bicchiere ma è quel vino di cui te ne porteresti una cassa in un’isola deserta. Ti porge un mazzolino di gelsomino e fiori di acacia primaverili, pronti da raccogliere per passarli in pastella. L’assaggio cala la frutta: purea di mele Golden succosa e solare, la pera Kaiser, l’asprigno della susina gialla, il succo del limone verdello con finale di mallo di noce fresca. Setoso, burroso per niente opulento, anzi scivola via veloce in freschezza al fondo della bottiglia.
Allergeni: contiene solfiti
Kellerei Meran Burggrafler
Marlengo (BZ)
Il marchio “Meran” è nato il 1 luglio 2010, in seguito alla fusione della Cantina Burggräfler (1901) e della Cantina Vini Merano (1952), nella “Cantina Merano Burggrafler”: 380 soci coltivano 260 ettari di vigneti dell’area vitivinicola occidentale dell’Alto Adige che si estende da Merano e comuni limitrofi fino alla Val Venosta, la più piccola zona produttiva altoatesina DOC chiusa. Il paesaggio assai variegato, dai monti di 3000 metri alla vegetazione mediterranea, si riflette nell’ampio assortimento di vitigni coltivati e nella varietà dei vini. La profonda conoscenza dei vitigni, la selezione manuale delle uve, le note aromatiche conferite dalla vinificazione in botti di legno o di acciaio, insieme all’esperienza dell’enologo Stefan Kapfinger, contribuiscono alla realizzazione di vini di eccellenza e di gran pregio.
Anno fondazione: 2010
Ettari vitati: 260
Indirizzo: Via Cantina 9 – Marlengo (BZ)